Imbuto Cosmico

Durata: 70 min
Lingua: Italiano
Perché Roberto non vende le sue opere d’ arte? Non arriva alla gente? O i messaggi che
esprime sono troppo profondi e complicati?
Non importa. Il dramma di ogni uomo è comunque e sempre quello di non essere capito a
fondo.
Anche quando viene osannato dalla società, ci sarà sempre l’equivoco che la gente ami il suo avatar che rappresenta il successo economico della persona e non i suoi valori.
C’ è allora spazio solo per stereotipi, logiche di marca e per il dio denaro?
Tutti i personaggi che Roberto incontra hanno una reazione diversa alla realtà imposta dalla società consumistica e blastano Roberto per il suo eccessivo idealismo perché si sentono più sicuri. Sono veramente sicuri o vogliono apparire cosi solo per ottenere un po' d’affetto?
Emerge comunque nell’adeguamento al sistema, la solitudine di certi ambienti finti, il vuoto esistenziale dei beni materiali come proiezioni dei veri bisogni, che non possono sostituire il calore di un’imperfetta famiglia, la ricerca del benessere spirituale.
La regia passa da una gag all’altra senza lasciare spazio a troppi interrogativi che insorgeranno in un secondo momento nello spettatore.
La commedia agro-dolce raggiunge l’obiettivo di far sorridere il pubblico per tutta la durata dello spettacolo conducendolo verso un inaspettato finale.
70 min
Lingua: Italiano
Perché Roberto non vende le sue opere d’ arte? Non arriva alla gente? O i messaggi che
esprime sono troppo profondi e complicati?
Non importa. Il dramma di ogni uomo è comunque e sempre quello di non essere capito a
fondo.
Anche quando viene osannato dalla società, ci sarà sempre l’equivoco che la gente ami il suo avatar che rappresenta il successo economico della persona e non i suoi valori.
C’ è allora spazio solo per stereotipi, logiche di marca e per il dio denaro?
Tutti i personaggi che Roberto incontra hanno una reazione diversa alla realtà imposta dalla società consumistica e blastano Roberto per il suo eccessivo idealismo perché si sentono più sicuri. Sono veramente sicuri o vogliono apparire cosi solo per ottenere un po' d’affetto?
Emerge comunque nell’adeguamento al sistema, la solitudine di certi ambienti finti, il vuoto esistenziale dei beni materiali come proiezioni dei veri bisogni, che non possono sostituire il calore di un’imperfetta famiglia, la ricerca del benessere spirituale.
La regia passa da una gag all’altra senza lasciare spazio a troppi interrogativi che insorgeranno in un secondo momento nello spettatore.
La commedia agro-dolce raggiunge l’obiettivo di far sorridere il pubblico per tutta la durata dello spettacolo conducendolo verso un inaspettato finale.
Nel 2008 torna nella capitale e prende parte a un corso di recitazione, al termine del quale parteciperà allo spettacolo teatrale “Il Risorgimento” nei ruoli napoletani di Re Ferdinando e Pisacane.
Nel 2009 inizia a frequentare il “Conservatorio teatrale Diotajuti” dove avviene la sua formazione artistica; dopo tre mesi arriva il primo lavoro: “L’opera da tre soldi” di Bertold Brecht.
Nel 2014 è autore e interprete della sitcom “Bruà” che si classifica tra i finalisti del “Web fest” di Roma.
Ritorna in teatro con Pirandello dal 2017 al 2022, interpretando “Cosi è se vi pare”, “I sei personaggi in cerca d’autore”, “I giganti della Montagna”.
Nel 2022 diventa produttore teatrale e, insieme al socio Emanuel Pascale, fonda la compagnia professionale “I viandanti sul mare”.
Ottenuti i diritti dalla famiglia De Filippo, portano in tournèe “De Pretore Vincenzo” nel quale Michele è anche attore. Nel 2023 Michele scrive, produce e interpreta “L’imbuto cosmico” con la regia Di Angelo Galdi e Lorenzo D’Agata, che già dalle prime date di Nettuno,
Roma, Gaeta e Nocera, riscuote un ottimo consenso di pubblico.