Carta Bianca

Durata: 90 min
Lingua: Italiano
Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish che ha contribuito a fare conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia ed in Europa. Il suo pubblico abbraccia tutte le generazioni.
In questo recital/monologo intratterrà il pubblico con riflessioni e letture e storielle ispirate al suo vastissimo repertorio
Moni Ovadia è anche noto per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace.
90 min
Lingua: Italiano
Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish che ha contribuito a fare conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia ed in Europa. Il suo pubblico abbraccia tutte le generazioni.
In questo recital/monologo intratterrà il pubblico con riflessioni e letture e storielle ispirate al suo vastissimo repertorio
Moni Ovadia è anche noto per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace.
Formatosi come cantante di musica popolare sotto la guida di Roberto Leydi col gruppo Ensemble Havadià, nel 1984 si dedica al teatro avviando una serie di collaborazioni con numerose personalità della scena tra cui Pier’Alli, Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Giorgio Marini, Franco Parenti. È questa per Moni Ovadia, l’occasione di fondere le proprie esperienze di attore e di musicista, dando vita alla proposta di un “teatro musicale” lungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva.
Nel 1993 con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, Ovadia si impone all’attenzione del grande pubblico e della critica giornalistica. A questo spettacolo ne seguiranno altri.
Per il cinema ha lavorato con Nanni Moretti, Mario Monicelli, Roberto Andò, Roberto Faenza e altri. Gli sono stati conferiti numerosi premi alla carriera e all’impegno civile.
Nell’autunno del 2005 gli è stata conferita una laurea honoris causa in Lettere-Filosofia dall’Università di Pavia, nel 2007, in Scienza della Comunicazione dall’Università per Stranieri di Siena e nel maggio 2019 è stato insignito dall’Università degli Studi di Palermo di una laurea honoris causa in “Musicologia e Scienze dello Spettacolo”.